Gli scopi e lo statuto
Gli scopi
Lo statuto del Consorzio di Tutela della Cinta Senese conta di 29 articoli che ne riassumono l’attività.
“Scopo del Consorzio – si legge all’articolo 3 – … la valorizzazione e tutela del prodotto, nonché dei sui segni distintivi, a ciò includendo la promozione e l’informazione al consumatore e la cura generale degli interessi relativi alla denominazione di origine protetta DOP “ Cinta Senese” e dei suoi prodotti elaborati”.
Ed ancora “attua e partecipa a iniziative di qualsiasi natura che possano risultare utili per il perseguimento dei fini statutari e lo sviluppo del Consorzio … Fornisce assistenza agli operatori interessati alla produzione della DOP Cinta Senese allo scopo di migliorarne la produzione ed accrescerne la conoscenza ed il suo consumo in Italia e all’estero”.
Categorie ammesse al Consorzio
Nell’articolo 7 si specificano quali categorie sono ammesse nel Consorzio: allevatori, macellatori che operano nel rispetto del disciplinare della denominazione, porzionatori ed elaboratori di carne fresche. Sulla domanda di ammissione delibera il consiglio di amministrazione.
Gli aderenti al Consorzio hanno l’obbligo di apporre alla propria produzione i contrassegni o i marchi consortili, di consentire ed agevolare la vigilanza da parte del Consorzio sulle fasi di commercializzazione, sull’utilizzo del logo.
Gli organi sociali come indicato nell’articolo 16 sono: l’assemblea generale, il consiglio di amministrazione, il presidente, il collegio dei sindaci. Il presidente, eletto dal consiglio di amministrazione (designato a sua volta dall’assemblea) è affiancato da due vicepresidenti: presidente e vicepresidenti costituisco il comitato di presidenza. Il consiglio di amministrazione è composto da un minimo di 5 ad un numero massimo di 9 membri con il rispetto di una percentuale di quote rispetto alle categorie rappresentate: 66% in rappresentanza di allevatori e macellatori, 34% in rappresentanza di porzionatori ed elaboratori.